Il gioco d’azzardo in Italia rappresenta una spesa considerevole per milioni di famiglie, spesso sottovalutata. Ma vi siete mai chiesti cosa si potrebbe acquistare realmente con quei soldi? O, meglio ancora, quanti mq si potrebbero avere a disposizione se anziché scommettere su lotterie, schedine e casinò, si fosse messo da parte lo stesso importo per comprare una casa?
Una recente analisi del Gruppo Tecnocasa ha tracciato una mappa dettagliata del mercato immobiliare italiano, confrontando le metrature acquistabili con un capitale di 200.000 euro nelle principali città.
Elementi chiave:
In media, un giocatore italiano spende circa 500 euro all’anno in giochi d’azzardo legali¹. Se questa spesa fosse destinata a un piano di risparmio costante per 40 anni, significherebbe accumulare 20.000 euro, cifra già significativa. Tuttavia, molti giocatori abituali superano di gran lunga questa media: chi frequenta regolarmente slot machine, scommesse sportive e giochi online può facilmente spendere 100-200 euro al mese, arrivando a 1.200-2.400 euro annui.
Con una spesa di 2.000 euro all’anno per 30 anni, si potrebbero accumulare 60.000 euro, mentre investendo la stessa cifra con un rendimento medio del 3% annuo si potrebbero ottenere oltre 95.000 euro. Una somma che in molte città del Sud Italia può già garantire l’acconto per una casa di proprietà.
Il Gruppo Tecnocasa ha analizzato le opportunità di acquisto a Milano, Roma, Napoli, Bari e altre grandi città italiane, prendendo in considerazione sia immobili di nuova costruzione che usati². Per comprendere meglio il potenziale di questi risparmi, analizziamo cosa si potrebbe acquistare con budget più contenuti ma realistici: 60.000-100.000 euro in diverse città italiane.
Città | Mq usato con 200k | Mq nuova costruzione con 200k | Mq usato con 80k | Info sul quartiere |
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Milano | 45 | 38 | 18 | Zone periferiche: 20-25 mq usato |
Roma | 63 | 55 | 25 | Periferia: 30 mq usato |
Firenze | 65 | 52 | 26 | Zone universitarie: 35 mq usato |
Verona | 117 | 82 | 47 | Periferia: 50-55 mq usato |
Bologna | 76 | 58 | 30 | Zone universitarie: 35 mq usato |
Genova | 180 | 123 | 72 | Quartieri collinari: 85 mq usato |
Torino | 118 | 84 | 47 | Zone periferiche: 50-55 mq usato |
Napoli | 83 | 70 | 33 | Quartieri popolari: 40+ mq |
Palermo | 176 | 142 | 70 | Centro storico: 60 mq da ristrutturare |
Bari | 121 | 74 | 48 | Periferia: 55 mq in buono stato |
I numeri del settore sono impressionanti: secondo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel 2023 la raccolta complessiva del gioco pubblico in Italia ha superato i 136 miliardi di euro, con una spesa pro-capite di circa 2.300 euro annui³. Questo dato include tutti i tipi di gioco, dalle lotterie istantanee alle slot machine, dalle scommesse sportive ai casinò online.
Il Sud Italia presenta paradossalmente alcuni dei tassi di partecipazione più alti, nonostante i redditi mediamente più bassi. In Campania, Sicilia e Calabria, la spesa media per il gioco d’azzardo rappresenta spesso una percentuale significativa del reddito familiare disponibile⁴. Particolarmente preoccupante è il fenomeno nei piccoli comuni italiani, dove l’offerta di gioco è spesso concentrata e facilmente accessibile.
Mentre il gioco d’azzardo offre prospettive di vincita statisticamente sfavorevoli (la probabilità di vincere al SuperEnalotto è di 1 su 622 milioni), gli investimenti immobiliari mostrano rendimenti più prevedibili e stabili nel tempo⁵. Per approfondire le dinamiche e i numeri del settore, è utile consultare un’analisi dettagliata del mercato gambling che evidenzia come l’industria sia strutturata per garantire profitti agli operatori, non ai giocatori.
Un’analisi dei rendimenti degli ultimi 20 anni evidenzia come il mercato immobiliare italiano, pur con le sue oscillazioni, abbia mantenuto un valore reale nel lungo periodo. Le città del Centro-Sud, in particolare, offrono oggi opportunità interessanti per chi dispone di capitali limitati ma vuole entrare nel mercato della proprietà.
Considerando un tasso di rendimento medio del 3% annuo su investimenti a lungo termine, i 500 euro annui spesi in giochi d’azzardo potrebbero trasformarsi, in 30 anni, in oltre 24.000 euro. Questo calcolo non tiene conto di possibili incrementi della spesa nel tempo o di investimenti più redditizi.
Le famiglie italiane che destinano una quota significativa del proprio reddito al gioco spesso non considerano questo “costo opportunità”: ogni euro giocato è un euro che non può essere investito, risparmiato o utilizzato per migliorare la propria condizione abitativa.
Quando la spesa diventa eccessiva e incontrollabile, possono manifestarsi segnali di burnout e dipendenza da gioco d’azzardo, condizioni che richiedono un intervento tempestivo e professionale.
Per chi volesse intraprendere questo percorso di trasformazione dalle scommesse al risparmio, esistono diverse strategie:
Per chi riconosce di avere un rapporto problematico con il gioco, esistono strumenti e risorse per aiutare se stessi a uscire dal circolo vizioso delle scommesse e reindirizzare le proprie energie verso obiettivi di crescita patrimoniale.
Questa analisi ci fa capire che il denaro speso nelle scommesse, spesso considerato un “intrattenimento” o una possibile “vincita facile”, in realtà è una spesa che può compromettere la possibilità di costruire un patrimonio reale e duraturo.
Molti italiani vivono ancora con la speranza di “fare il colpo grosso”, ma le statistiche ci ricordano che il gioco d’azzardo è un rischio che raramente si traduce in un guadagno significativo. Al contrario, il risparmio costante permette di accumulare un capitale importante, capace di diventare un’abitazione o una vera e propria villa, a seconda della zona d’Italia.
Con 200.000 euro si può acquistare una casa dignitosa in moltissime città italiane, soprattutto al Sud, ma anche nel Centro-Nord si possono trovare occasioni interessanti, specie in quartieri periferici o universitari. Anche con budget più contenuti, come 60.000-100.000 euro derivanti da un risparmio costante di 2.000-3.000 euro annui, è possibile accedere al mercato immobiliare in molte città del Sud e trovare soluzioni interessanti nelle periferie del Centro-Nord.
Questo articolo invita a riflettere: se la spesa annua destinata al gioco d’azzardo fosse reinvestita in un fondo risparmio o in un investimento immobiliare, le prospettive finanziarie delle famiglie cambierebbero radicalmente.
È possibile trasformare la “voglia di vincere” in una strategia concreta di costruzione del proprio futuro e del proprio patrimonio, affidandosi alla pianificazione e alla pazienza, piuttosto che alla fortuna!
Le istituzioni italiane stanno gradualmente riconoscendo l’importanza dell’educazione finanziaria. Il Ministero dell’Istruzione ha introdotto programmi pilota nelle scuole superiori, mentre la Banca d’Italia promuove iniziative di sensibilizzazione sui rischi del gioco d’azzardo e sui vantaggi del risparmio consapevole⁶. Fondamentale è anche la prevenzione fra gli adolescenti, fascia d’età particolarmente vulnerabile all’attrazione del gioco d’azzardo online e alle promesse di vincite facili.
Parallelamente, molti comuni stanno implementando politiche di riduzione dell’offerta di gioco, limitando gli orari di apertura delle sale slot e aumentando le distanze minime da scuole e luoghi sensibili.
¹ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, “Libro Blu 2023 – Analisi del settore dei giochi in Italia”
² Gruppo Tecnocasa, “Osservatorio Mercato Immobiliare 2024 – Analisi prezzi nelle principali città italiane”
³ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, “Raccolta del gioco pubblico in Italia – Dati 2023”
⁴ Consob, “Relazione annuale 2023” e analisi storiche probabilità vincite giochi numerici
⁵ Banca d’Italia, “Bollettino Economico n. 4/2023” – Analisi rendimenti investimenti a lungo termine
⁶ Ministero dell’Istruzione e Banca d’Italia, “Programma nazionale di educazione finanziaria 2023-2026”
Sensibilizziamo le persone riguardo il la dipendenza da gioco d’azzardo, fornendo consigli per affrontarlo.
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