Aiutare un ludopatico è fondamentale non solo per il benessere della persona, ma di tutta la famiglia. La dipendenza da gioco d’azzardo, non deve essere sottovalutata ma trattata per quello che è, una malattia.
Il giocatore patologico infatti assume un atteggiamento che può compromettere tutta la vita domestica. Il ludopatico non riesce a controllare il suo comportamento e tende a giocare in maniera compulsiva, spendendo più di quanto può permettersi nella falsa illusione di poter riprendere il denaro perso.
Se prima la gravità della situazione è poco evidente, nei mesi o negli anni arriva a intensificarsi a tal punto che il disturbo può rovinarlo psicologicamente, fisicamente ed economicamente. Il ludopata, così come qualsiasi individuo che soffre di una dipendenza, non ammette di avere un problema e ritiene di poter controllare la situazione, nonostante gli importanti sintomi legati alla patologia.
Invece di allontanarlo è importante supportare la persona affinché si allontani dal gioco d’azzardo, focalizzando la sua attenzione su attività differenti. Offrire il supporto spetta solo in piccole dosi ai parenti e le amicizie, come tutte le altre dipendenze va trattata in modo professionale e per questo ricorrere all’aiuto di uno psicologo è del tutto necessario.
Il gioco d’azzardo è un modo come un altro per divertirsi o trasformarsi nell’incubo di amici e parenti che assistono all’atteggiamento autodistruttivo della persona vicino a loro affetta dal vizio del gioco.
Il problema sta proprio nel fatto che soffrono di ludopatia non riconoscono la propria dipendenza e di conseguenza sono riluttanti dall’ammettere che hanno bisogno di aiuto. Per questo motivo le persone vicine devono riconoscere i primi segnali della sua maniera di agire in modo da intervenire prima che la situazione peggiori ulteriormente e il disturbo porti alla rovina del giocatore e delle persone a lui vicine.
Per supportare un ludopata non occorre perciò limitarsi a domandare se ha un vizio, quasi sicuramente risponderà di no. Dovete cogliere i segnali (alcune volte ben occultati) di un comportamento distruttivo, un ludopatico infatti:
Il giocatore patologico tende a rispecchiare, anche se non sempre, uno schema psicologico. Magari è una persona che soffre di altre condizioni di dipendenza (alcol, tabagismo, droghe), soffre di ansia e depressione, è una persona irrequieta e in cerca di nuovi stimoli. Offrire aiuto non è semplice visto che la dipendenza da gioco d’azzardo può essere riconosciuta anche a distanza di tempo grazie alla capacità di nascondere l’attività alla famiglia.
Per aiutare un ludopatico a uscire dalla dipendenza dovete evitare tutti quei comportamenti che possono spesso indurlo a caderci ancor di più. Quando un suo caro scopre che quella che doveva essere un semplice divertimento si è trasformato in un problema reale non è ovviamente facile e la tendenza è quasi in ogni occasione di colpevolizzare l’altro.
Tale comportamento porta a un’intensificazione dell’azione ludopatica. Chi ha il vizio del gioco è probabile che soffra anche di altre dipendenze, come l’alcolismo o il tabagismo, e soffrire di disturbi psicologici come la depressione. Vale a dire che una ricaduta nel gioco d’azzardo è ancor più probabile quando si sente attaccato.
La cosa che dovete fare per aiutare un ludopatico è parlare con l’interessato della passione per il gioco d’azzardo per comprendere meglio il meccanismo che lo spinge a al settore d’azzardo. Dialogare in maniera aperta e senza criticare permette a tutti di aprirsi con sincerità. Ciò permette a chi gli sta vicino di entrare nelle dinamiche che causano la ludopatia.
Dopo è importante far comprendere che le difficoltà esistono ed è auspicabile impegnarsi al massimo per superarle, come accade con la depressione e altre dipendenze. Questo probabilmente è il passo più difficile perché è difficile far comprendere ai giocatori compulsivi che la loro non è più una semplice passione ma una vera e propria patologia.
Una volta che accetta la condizione è determinante l’inizio di un percorso di recupero con uno psicologo o un centro specializzato per aiutare un ludopatico davvero. Certi problemi possono essere superati più facilmente anche grazie al supporto di un familiare o amico vicino.
Prendere coscienza dei problemi che comportano tale condizione è fondamentale ed è il primo passo per le persone care e gli amici che vogliono offrire supporto al giocatore patologico nel suo circolo familiare.
Aiutare un ludopatico è difficile perché non riesce ad ammettere questa sua dipendenza al gioco e rifiuta sempre qualsiasi tipo di supporto. Per questo vogliamo chiarire che non si tratta di un percorso facile e ci vuole tempo e pazienza per aiutarlo a prendere consapevolezza della condizione.
Chi soffre di tale problema arrivano spesso alla progressiva rovina nel tempo, ecco che i familiari possono ricorrere all’avvocato per tutelare il patrimonio
Nella vita una persona si trova ad affrontare diversi problemi, tra questi ci sono le addizioni, le malattie, i problemi di denaro, etc. In molti casi c’è una soluzione e la ludopatia è una di queste. Anche se non è facile combatterla è possibile riuscirci se viene intrapreso un percorso.
Al primo posto c’è il sostegno dei cari. In secondo luogo si rivela importante il percorso con lo psichiatra ed è determinante, nei casi più avanzati, rivolgersi a centri di recupero dove viene fatto un lavoro intenso per uscire da questa patologia.
Secondo gli esperti il primo step per riuscire a star meglio nel percorso di guarigione richiede almeno tre mesi. Non è sufficiente però per scongiurare delle future ricadute.
Per ritenersi generalmente al sicuro occorrono almeno quattro anni di tempo, pur tenendo presente che possono esserci delle ricadute e perciò è fondamentale non abbassare mai la guardia ed evitare il gioco d’azzardo in ogni sua forma nel futuro.
Lo stesso accade per chi, dopo tantissimo senza fumare una sigaretta, ne prova una pensando di riuscire a controllarsi. Se abbandonare un vizio è difficile e richiede una grande presa di consapevolezza, ricaderci è un attimo. Per questo si considera che quattro anni è un tempo sufficiente per ritenersi al sicuro, pur evitando comunque di ripetere l’esperienza.
Sensibilizziamo le persone riguardo il la dipendenza da gioco d’azzardo, fornendo consigli per affrontarlo.
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